martedì 20 dicembre 2011

KTM 350 Freeride

KTM ha fatto un passo che già altre case avevano fatto (vedi Beta ALP o Scorpa T-Ride). Ma questa volta è diverso: se KTM investe in una direzione con un prodotto è perché probabilmente sa quello che fa. E le premesse sono ottime.

venerdì 7 ottobre 2011

Le inventano tutte

Ormai tentare di praticare il fuoristrada nella legalità sta diventando impossibile. Oltre ai classici cartelli di divieto... compaiono anche avvertenze più o meno "plausibili"...

domenica 7 agosto 2011

Casco che vince non si cambia.

Sono sempre stato promotore del detto "il prezzo del casco che indossi rispecchia il prezzo che dai alla tua testa".
Ed è anche vero che ci sono verità inspiegabili sulle omologazioni e sui prezzi dei caschi.
Qualche giorno fa ero in un noto negozio di abbigliamento di Brescia e notavo la presenza di caschi da cross a partire da 39,00 € (si avete letto bene trentanove Euro).
Ovviamente ne se volevate uno di "alta gamma" (giusto per far nomi un Arai o uno Shoei) il costo era decisamente più che decuplicato.
Ma la differenza?...

Sette anni fa presi una catena in fondo ad un sentiero. Era ben "mimetizzata color terra", ed io feci un bel cappottone in avanti atterrando con le ginocchia e la faccia. L'impatto fu parecchio violento e i casco si deformò (sfibrandosi) all'altezza dell'attacco della mentoniera. Era uno Shoei. Me la cavai con qualche livido. Ma niente di grave. Mi sono sempre chiesto e se fosse stato un altro casco? Magari uno più economico?
Casco che vince non si cambia... per cui comprai un altro Shoei.

Il 25 luglio sono andato a fare un giro in moto, in fuoristrada. Era una bella giornata di inizio estate non faceva caldo, il terreno era ottimo e si dava del gas (poco... ma abbastanza per farsi male se la sfiga ci si mette).
Infatti in un tratto di sottobosco piuttosto veloce, in cima ad una rampa, ho preso in pieno un tronco abbattuto ad altezza testa.

Chi mi ha soccorso, gli amici che erano con me,  si è spaventato parecchio.
Sono arrivato in ospedale con le mie gambe ma con un forte mal di testa e il braccio che mi formicolava. Mi hanno bloccato e fatto la TAC dalla quale  si sospettava la frattura di tre vertebre. Sospetto che è durato solo qualche giorno infatti la risonanza magnetica ha scongiurato il peggio.
La testa però era salva. Al momento dell'impatto indossavo uno Shoei il cui interno in espanso è praticamente esploso dalla botta.
Anche in questo caso: se avessi avuto un casco economico? Sarei qui a raccontarlo?

sabato 23 luglio 2011

Assente per un po'

Viaggi di lavoro, (sempre in giro per il mondo), casini vari ma soprattutto un po' di ospedale... che da buon motociclista non manca mai.
Questi i motivi del mio assenteismo (ma spiegherò più avanti).

L'ultimo post era riguardo alle Mousse. Infatti al regionale di Cairo Montenotte ho bucato di nuovo. Se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo.

Non so come mai ma sono sempre stato riluttante alle mousse ma devo ammettere che sono una grande invenzione. Ho montato le Tecno Mousse. Costano la metà e non scadono. Le ho provate solo mezza giornata. Solo mezza perché nel pomeriggio di quella mezza giornata mi sono schiantato contro un albero e....

Ricchi argomenti per i prossimi post...

lunedì 2 maggio 2011

3a di regionale a Cairo Montenotte

No comment...

Domani mi compro le mousse...

domenica 27 marzo 2011

1a di Regionale Ligure a Vendone

Considerato che erano sei anni che non facevo una gara è andata anche bene. Ma si sa... la sfiga è sempre in agguato (alla quale si aggiunge una buona dose di incoscienza).
Questa nuova licenza "Sport" (nuova per me.. visto che nel 2005 non c'era) ha sicuramente i suoi pro ma anche i suoi contro. Uno su tutti quello che, almeno per la suddetta gara, fai un giro di meno e quindi ti cronometrano solo le speciali dal secondo giro in poi (o solo il secondo giro... visto che i giri oggi erano tre in totale ma solo due per la "Sport" i Cinquantini e la categoria Femminile).
A dirla tutta forse sarebbe andata anche bene così.

I concorrenti erano quasi 300 e l'effetto al parco chiuso alla mattina del 27 era notevole:

Io sono partito tardi, ovvero tra gli ultimi. Subito il percorso si è rivelato abbastanza scorrevole con un fondo di pietre smosse ma abbastanza largo, per poi infilarsi in un sentiero in costa che ha cominciato a mettere in difficoltà già qualcuno che mi precedeva.
Sorpassati i più lenti il percorso si è fatto molto bello e "tecnico" in un sottobosco in discesa molto "guidato", arrivando quindi al primo controllo timbro (CT).
Un bello sterratone in salita ci faceva salire di quota e poi di nuovo scendere per un sentiero di pietre smosse. Ancora sottobosco e quindi una discesa interminabile sulle pietre, molto smosse, con discreti gradoni da affrontare sempre piuttosto "allegri". Infatti le pietre erano molto smosse e bisognava mantenere un "certo ritmo".
In fondo alla discesona: la prima prova speciale in linea. Che non era il massimo da affrontare dopo la interminabile pietraia descritta sopra.
La speciale era piuttosto lunga ma niente di difficile. Qualche solco dovuto ai passaggi ma niente più.
Alla fine della speciale ancora un pezzo "rilassato" e poi un altro sentiero in discesa che in parte era inondato dall'acqua che scendeva a valle.
In fondo alla discesa un altro CT e, a motore spento, fino al primo Controllo Orario (CO). Era a 1 ora e 25 minuti. Sono arrivato con circa venti minuti di anticipo. Quindi il tempo sul giro era "abbastanza blando".
Aspettando di passare i CO tante chiacchiere con gli altri concorrenti sulla gara e non, il che crea sempre una certa "atmosfera" (atmosfera che non riesco assolutamente a trovare nelle Cavalcate... ma di questo parlerò in un altro post).
Tra questi il mitico Chicco Muraglia che si è fatto ritrarre con me e Giannelli: altro "Grande Vecchio" che non molla mai (e direi che tra i tre io sono quello più lento!!!)


Passato il CO altro sottobosco ma subito abbiamo incontrato un piccolo tappo provocato dai cinquantini (che partivano poco prima di me). Infatti c'era una rampa di per se non troppo difficoltosa. Forse un po' viscida, ma per i cinquantini era forse troppo. Dopo un po' di tentativi (loro) mi sono fatto coraggio... e li ho sorpassati (avevo già perso abbastanza tempo... e quel tempo forse mi è stato fatale).
La seconda speciale in linea l'ho percorsa "bella allegra", ero ormai caldo e ho provato a forzare (anche se come spiegato prima non era cronometrata).
La speciale era subito molto veloce ma poi è entrata in una parte di "fettucciato" con parecchio fango. L'uscita di un piccolo guado portava ad un tratto con un po' di pietre viscide e vari passaggi ricchi di canali profondi nel fango. Proprio un uno di questi canali in contropendenza un concorrente davanti a me è caduto, bloccando il passaggio (a me e ad altri che sopraggiungevano). Risolta la situazione, ancora in speciale, ho cominciato ad avvertire una certa instabilità sul retrotreno... come se avessi bucato. Infatti il terreno molto viscido e fancoso poteva suggerire quel tipo di sensazione.
Invece no... avevo bucato veramente.
In quel momento mi è venuta in mente la discussione fatta qualche giorno prima con un amico riguardo al vantaggio delle Mousse... "ma no... preferisco le camere, mi danno più sensibilità" sostenevo.
Ero vicino all'arrivo e abbastanza in anticipo per cambiare la camera. Peccato che avevo dimenticato a casa sia la camera che le leve (incoscienza?... direi qualcos'altro ma non è il caso).
Ho girato un po' per il paddock e, dopo un po', sono riuscito a trovare qualche santo che mi ha venduto una camera da 18". Quindi il buon Giannelli mi ha dato le leve. Ma ormai era tardi. Avevo leve e camera in mano... ma la tabella diceva che sarei dovuto passare per il CO in quel momento. Non ce l'avrei fatta....

Ho caricato la moto sul furgone e mi sono consolato con un piatto di ravioli al ragù.

domenica 13 marzo 2011

Campionato Ligure di Enduro

Ci siamo...
Sta per iniziare il campionato Ligure di Enduro. Ecco le date:

1a Prova 27 Marzo M.C Alassio Località:Vendone
2a Prova 17 Aprile Alta Val Trebbia Località: Casanova di Rovegno
3a Prova  1  Maggio M.C. Cairo Località: Cairo Montenotte
4a Prova  8  Maggio M.C. Gentlemen Località: Isolabona
5a Prova  5  Giugno M.C. Sanremo Località: Sanremo
6a Prova 19 Giugno M.C. Imperia Località: Nava
7a Prova 31 Luglio  M.C. Imperia Località: Chiusanico

Daqui si scarica il calendario completo delle attività in Liguria


Buon Campionato!

sabato 5 marzo 2011

Come unire la passione per il mare con quella dell'enduro

Per chi non lo sapesse lavoro nel campo della nautica. Mi capita spesso di salire, ma solo per lavoro, su Mega Yacht da sogno.
Una volta mi sono trovato a bordo di uno Yacht a Vela da 53 metri. Gran bella barca. Casualmente aveva uno dei gavoni di prua aperto (il gavone è per definizione uno spazio con apertura dal lato superiore del vano utilizzato per stivare materiali o il gommone).
E dentro cosa c'era? 5 KTM: un 125, due 450 e due 525 con il serbatoio maggiorato.
Le moto erano alloggiate con tanto di supporto per tenerle ferme durante la navigazione fissate sul perno della ruota anteriore (che veniva rimossa).
Alla domanda (al comandante) "cosa ci fanno cinque KTM nel gavone di prua?!?" mi venne risposto: "Eh..sa... il proprietario è un appassionato..."

domenica 20 febbraio 2011

Dal Mare alla Val Susa

La cosa era stata organizzata per quasi tutto l'inverno. Si erano succeduti numerosi volontari, anche se alla fine siamo rimasti in due.
Riportate le tracce ricavate da Google-Earth sul GPS (come spiegato in un precedente post) e preparate le moto siamo partiti da Genova alla volta di Monesi: punto di partenza.
Protagonisti del giro: Paolo con la sua R800GS e me con il super Cagivone.

La salita che parte dietro ai cassonetti della spazzatura porta all'inizio dello sterrato che da Monesi porta al Saccarello per poi proseguire verso Limone. Pezzo di strada famosa a tutti i fuoristradisti come "La Via Del Sale".

domenica 13 febbraio 2011

Poi dicono che è grossa e pesante...

Qualche tempo fa mi sono messo a discutere con alcuni amici che mi dicevano che andare in giro in città col Cagivone sarebbe stato scomodo e pesante. La moto è grossa, ingombrante. Lo scooterone è molto meglio, agile in città, veloce in autostrada. Dicevano.
Poi un giorno ho parcheggiato la moto tra due scooter...

sabato 12 febbraio 2011

L'altra moto

Quando ero "giovane", (non che sia particolarmente anziano ora) dovevo conciliare l'utilizzo della moto "per tutti i giorni" con l'utilizzo domenicale delle uscite in fuoristrada.
Per anni sono andato alla ricerca della "moto totale" ovvero che soddisfacesse al meglio le mie esigenze: enduro nel week end, utilizzo cittadino durante la settimana, moto per le vacanze d'estate.
Il vero compromesso ovviamente non esiste. La moto che più si è avvicinata a questa idea di moto totale è stata la KTM LC4 SC400 del 1996. Con le dovute modifiche se l'utilizzo era di vero off road o enduro stradale. Ma anche questa era pesante nelle uscite domenicali (anche se all'epoca  l'alternativa 4T non c'era, se volevi una moto leggera dovevi per forza andare sul 2T)  e, malgrado sella morbida e imbottita e rapporti allungati, un po' scomoda per usarla nelle vacanze (ci sono comunque andato fino in Normandia con la fidanzata...).
L'ideale rimane avere due moto. All'epoca non potevo permettermi l'acquisto di due moto, due assicurazioni ecc.
E' ormai un po' di anni che sono riuscito ad avere due moto: una per l'enduro ed una per l'uso più stradale. Anche se con quest'ultima non disdegno il fuoristrada turistico.
Si tratta di una Cagiva Elefant 750LE del 1994.
L'acquisto è stato valutato attentamente. Volevo una moto che avesse un certo fascino e "storia" (chi non si ricorda il mitico Edi Orioli che volava sulle dune nelle Dakar degli anni 90?), fosse esteticamente gradevole, comoda per i viaggi, ad un prezzo abbordabile rispetto le condizioni della moto, affidabile.
E' vero che su questa ultima  affermazione le Cagiva Elefant non hanno grande fama ma i difetti di questa moto erano noti (sull'impianto elettrico) e una volta messi a punto non avrebbero più annoiato. Di fatto l'unica volta che mi ha lasciato a piedi è perché mi ero scordato di fare benzina...!!!
La serie prodotta dopo il '90 (Cagiva ha prodotto una prima serie dal 1985 nelle motorizzazioni 350, 650 e successivamente nell' 1988 750) era figlia delle Elefant portate alla Dakar da campioni come Ciro De Petri, Edi Orioli, Danny La Porte, ecc., nelle cilindrate 900ie fino al 92 e poi a carburatori dal 1993. Nel 1994 Usci anche il 750 (con lo stesso motore che nel 1996 avrebbe equipaggiato il Ducati Monster).
La moto l'ho sistemata come andava ed ora vanta un monoammortizzatore Ohlins e delle forcelle Marzocchi Magnum da 45, protezioni tubolari per il serbatoio, disco freno anteriore a margherita e doppi cerchi: due gommati stradali e due gommati per il fuoristrada.
La foto sopra si riferisce al giro che ho accennato nel precedente post.

domenica 6 febbraio 2011

Da Google-earth alle montagne della Val Susa.

Tantissimi anni fa (una ventina?...) un amico mi disse che era possibile andare dal mare della nostra Liguria alla Val Susa in fuoristrada percorrendo tutto l'arco alpino occidentale, dicendomi che lui (o suoi conoscenti... non ricordo) lo avevano fatto.
Nel 1992, armato di cartine escursionistiche, avevo organizzato un giro esplorativo finito malissimo: l'esperienza era poca e ci eravamo subito persi finendo in una gola, passando in posti con le moto dove pure gli stambecchi ci guardavano ridendo mentre calavamo le moto con le corde (ancora oggi mi chiedo se ero più incosciente io o chi mi ha seguito nell'impresa).
Per anni mi è rimasto il "cruccio" di questa avventura finché l'anno scorso ho deciso di riprovare la cosa sulla base di un articolo letto su una nota rivista. Rispetto al 1992 però avevo dalla mia parte non solo delle cartine escursionistiche ma un GPS e soprattutto Google-Earth!


Lo scopo era patire da Monesi (da dove parte la strada militare anche detta "Via del sale") e arrivare proprio a Sauze d'Oulx in fondo alla Val di Susa.

mercoledì 2 febbraio 2011

Dakota 20 il GPS per l'enduro

Ho acquistato il mio primo GPS nel 1998. Lo avevo comprato perché, avendo fatto un viaggio in Tunisia l'anno prima, mi ero reso conto dell'importanza di questo strumento soprattutto in Africa dovendo fare un secondo viaggio in Libia (ne parlerò più avanti... di queste chicche del passato).
Tuttavia non avevo subito preso in considerazione di utilizzarlo per i "giri" in enduro. A partire dal 2002 sono riuscito ad "installare" il GPS sulla mia vecchia EXC 400 del 2001 e lo avevo montato come da foto:



sabato 29 gennaio 2011

The Roof of Africa... a modo mio


Sono dovuto andare due settimane a Cape Town, in Sud Africa, per lavoro. Parlandone con il mio compagno di avventure Danilo, che si è aggregato per una vacanza, ci siamo chiesti se fosse stato possibile fare un po' di enduro nella terra dove si svolge il mitico Roof of Africa.
Dopo una breve ricerca su internet sono approdato nel forum degli enduristi di Cape Town http://www.cape-enduro.co.za/ e ho postato una richiesta: c'era qualcuno che poteva organizzarci un giro di una giornata di enduro incluso il noleggio delle moto?

venerdì 28 gennaio 2011

Nuovo Blog, vecchi argomenti

Intanto mi presento: mi chiamo Mauro e mi piacciono le motociclette.
Ma non solo. Amo la musica (tutta o quasi), i viaggi e gli amenicoli tecnologici che oggi ci facilitano così tanto la vita (o ce la complicano, a seconda dei punti di vista) come gli Smartphone, i Tablet, i GPS, eccetera.

Questo Blog nasce perché qualche anno fa "mantenevo" un sito che parlava delle "uscite" in fuoristrada con gli amici, delle "scorribande" nelle varie trattorie dell'entroterra ligure e di tutti gli "Annessi e Connessi".
Quel sito si chiamava www.endurogenova.it.
Ma il tempo è tiranno e, essendo il solo che lo aggiornava, ben presto è finito per essere aggiornato sempre meno di frequente. In realtà erano anche meno frequenti le mie "uscite" in fuoristrada che fossero degne di essere raccontate. Alla fine non mi sembrava neppure il caso di mantenere il dominio, che è stato quindi liberato.
Oggi ho trovato il tempo per ricominciare a parlare delle passioni, e questo è l'inizio.
Nei vari forum (non solo quelli di moto) uso sempre lo stesso nik che è MauroKTM in funzione del fatto che è almeno dodici anni che "acquisto" moto austriache per praticare lo sport che preferisco: l'enduro.

Ma in questo Blog non si parlerà solo di moto e di enduro ma di tutto ciò che mi verrà in mente.

Intanto cuccatevi una foto della mia motina al freddo di questi giorni...



Buona lettura