domenica 6 febbraio 2011

Da Google-earth alle montagne della Val Susa.

Tantissimi anni fa (una ventina?...) un amico mi disse che era possibile andare dal mare della nostra Liguria alla Val Susa in fuoristrada percorrendo tutto l'arco alpino occidentale, dicendomi che lui (o suoi conoscenti... non ricordo) lo avevano fatto.
Nel 1992, armato di cartine escursionistiche, avevo organizzato un giro esplorativo finito malissimo: l'esperienza era poca e ci eravamo subito persi finendo in una gola, passando in posti con le moto dove pure gli stambecchi ci guardavano ridendo mentre calavamo le moto con le corde (ancora oggi mi chiedo se ero più incosciente io o chi mi ha seguito nell'impresa).
Per anni mi è rimasto il "cruccio" di questa avventura finché l'anno scorso ho deciso di riprovare la cosa sulla base di un articolo letto su una nota rivista. Rispetto al 1992 però avevo dalla mia parte non solo delle cartine escursionistiche ma un GPS e soprattutto Google-Earth!


Lo scopo era patire da Monesi (da dove parte la strada militare anche detta "Via del sale") e arrivare proprio a Sauze d'Oulx in fondo alla Val di Susa.


La cosa andava organizzata utilizzando strade bianche, militari carrabili a fondo natuale o comunque fattibili con un bicilindrico. Infatti un giro di questo tipo prevedeva comunque arrivare alla meta e poi rientrare in autostrada in poche ore (cosa che con il KTM 250 2T non era fattibile a meno di farsi venire a prendere con un furgone).
Conoscevo bene il primo tratto (quello che va da Monesi a Limone) e il tratto finale (Fenestrelle - Sauze d'Oulx via Strada dell'Assietta) poichè le avevo fatte in precedenti escursioni; tutto ciò che era in mezzo andava "trovato".
Ho cominciato a fare un estenuante lavoro di corrispondenza tra quello scritto sull cartine escurionistiche (che però non ti dicono se certe strade sono effettivamente percorribili da un mezzo a due ruote da 200Kg) e le immagini che si potevano vedere da Google-earth.
Un esempio è dato dalla foto sotto:




Infatti, al massimo ingrandimento possibile, con un po' di intuizione, si riesce a capire quando una strada è  asfaltata o no. Infine con lo strumento "aggiungi percorso" ho costruito la traccia che poi ho trasformato da KLM in GPX, con il programma GPX-EDITOR e infine l'ho caricata sul GPS.

Questo il risultato: dove le parti rosse sono il fuoristrada e le tratte blu sono i pezzi asfaltati.
Durante il giro, di cui posterò più avanti un report più dettagliato, non descrivo la soddisfazione nel trovare "riscontro" tra quello che avevo studiato a casa e quello che mettevo sotto le ruote della moto.
C'è anche da elogiare la fiducia di Paolo con la sua BMW che mi ha seguito in piena fiducia, malgrado spesso mi chiedesse: "sei sicuro che vada da questa parte?"...

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