venerdì 24 agosto 2012

I Passi alpini a Ferragosto

Ad inizio Agosto (presa coscienza delle ferie disponibili) ho deciso di organizzare un giro di un paio di giorni sulle Alpi Marittime a cavallo tra Italia e Francia, cercando di percorrere passi tra i più alti d'Europa e andare a fare la famosa galleria del Parpaillon.
Quindi un giro "quasi stradale" ma con lievi divagazioni off road (facili sterrati... niente di più).
Fatto l'appello si sono aggregati alcuni amici del gruppo degli Elefanti Italiani www.cagivaelefant.it.
Luca, Alessandro, Aldo, James e la sua compagna Raffaella e me.
Ci siamo dati appuntamento a Demonte:
Vero... tutti con delle Cagiva Elefant.
Abbiamo percorso il Vallone dell'Arma fino a Colle del Mulo dove ci sarebbe stata una buona deviazione per l'altopiano della Gardetta. Ma abbiamo soprasseduto visto che James e Raffaella non se la sentivano di fare Off in due e Alessandro era terrorizzato a mettere le ruote, per la prima volta, su un tratto sterrato... (pare avesse passato la notte prima a pensare ai tratti fuoristrada...)
Ci siamo quindi limitati alla foto di rito dove inizia lo sterrato per poi continuare il tragitto verso nord...

In realtà l'itinerario asfaltato non fa altro che girare intorno all'altopiano della Gardetta per poi ricongiungersi a Preit dove poi si prosegue per Marmora, il vallone dell'Elva e quindi verso il colle Sampeyre.

A Colle Sampeyre parte una bellissima sterrata che porta al Colle del Birrone e quindi al Santuario di Valmala. Anche in questo caso ci siamo limitati a fare la foto di rito ma mettendo le ruote all'inizio della sopracitata strada... giusto per fare scena:

Poche centinaia di metri dopo essere ripartiti mi è venuto in mente che avrei dovuto chiamare a casa per avvisare che stavo bene e ho cominciato a "tastare" le tasche della giacca, che peraltro ne avrà venti. Non sentendo il telefono in nessuna tasca mi sono fermato preoccupato e rivolgendomi agli altri: "Ragazzi ho perso il telefono".
"Ma come... aspetta ti chiamo... è spento..." mi dice Luca. Cerca che ti ricerca lo avevo nei pantaloni... che fifa...
Si fa Ora di pranzo e ci fermiamo in una baita poco prima di arrivare a Sampeyre.
Consumati degli ottimi filetti di trota provenienti dal mare di Bering (e pescati al momento dell'ordine...)  affrontiamo una lunga disquisizione su strani tubi che escono dal motore di Aldo... che sia di lontana derivazione Racing o messi posticci per fare scena ce lo stiamo ancora chiedendo. Aldo non ne sa nulla... l'ha comprata così.
Ripartiamo alla volta del Colle Dell'Agnello. Meravigliosa strada tuttecurve che si arrampica su uno dei passi più alti d'Europa e che si pone al confine tra Italia e Francia.
Arrivati in cima non poteva mancare la classica foto a metà tra il confine Italiano e quello Francese.


Il Panorama a 2744 m sul livello del mare è stupendo.

Ridiscendiamo dalla parte francese verso Embrun per poi dirigerci verso Crevoux da dove parte la salita per il colle del Parpaillon.
Percorriamo la D902 che corre lungo il torrente Le Guil in un Canyon mozzafiato.
Passato Gulliestre e alla volta di Crevoux ci accorgiamo che non ci sarebbe stato più nessun rifornimento prima del Parpaillon. Decidiamo di fermarci ad un automatico che però accetta solo Carta di Credito e Bancomat. A Parte Alessandro sono l'unico ad avere la carta di pagamento. Faranno tutti benzina con la mia carta... :-(
ma rimborsandomi immediatamente... :-D
 Ci fermiamo a fare un piccolo briefing prima di affrontare il  Parpaillon.
In realtà si tratta di un facile sterrato ma per Alessandro, che non ha mai affrontato nulla del genere, pare sembra un'impresa ciclopica...
La strada è un po' polverosa ma molto facile e si arrampica dolcemente verso il valico.

 Arrivati in cima, con Alessandro che non sembra poi così scosso dall'impresa,  scattiamo la foto di rito dalla parte ovest della Galleria

 Nel frattempo io mi accorgo di aver rotto gli stivali che "rappezzo" con del nastro americano messo a disposizione da Alessandro; Luca invece si rende conto di aver perso una vite del parafango anteriore.
Poco male. Ci accingiamo ad attraversare la galleria che risulta buia e con un bel po' di pozzanghere....
Immancabile il video dell'uscita dalla parte Est.
Anche qui il panorama non delude.
E' tardi, sono le cinque del pomeriggio, e l'albergo prenotato è ancora lontano. Facciamo qualche foto e ripartiamo. A valle del colle ci fermiamo presso una fontana per rinfrescarci dove incontriamo un agnellino che probabilmente si è perso. Qualcuno lo accarezza e si intenerisce... qualcuno pensa a come cucinarlo... punti di vista diversi...
Arriviamo finalmente in albergo dove ci aspettano anche Gege e Mimì due amici francesi del gruppo degli Elefant venuti in zona di proposito per cenare con noi.
L'albergo, http://www.prieure-praloup.com , ricavato da un vecchio convento, risulta pulito e a buon prezzo con cena ottima e colazione abbondante sulla terrazza che da sulla vallata. E' dotato anche di piscina ma nessuno ha portato il costume... Ceniamo a base di prodotti tipici del luogo (una specie di terrina con formaggio patate e cipolle...) e il vino rosato a "temperatura" va giù come fosse aranciata. James ordina gamberi... prodotto tipico del luogo...  La mattina seguente James e Raffaella decidono di fermarsi a Barcelonnette per fare un giro e rientrare in Italia con calma. Fatta colazione e saluti vari noi rimasti ripartiamo per il colle della Bonnette. Strada più alta d'Europa. Io ho un piccolo problema al freno posteriore ma che risolvo subito. La salita è tosta e piena di ciclisti che tentano la scalata. In cima, 2805m sembra di essere sul tetto del mondo...
Scendiamo a Valle dove decidiamo di rientrare in Italia tramite il Colle della Lombarda. Arrivati ad  Isola, Luca, in occasione del rifornimento, trova finalmente una vite per fissare il parafango. La riceve da due ragazzi italiani venuti in Francia con il furgone per recuperare un BMW GS1200 guastato in un precedente giro. Ci fermiamo a chiacchierare e questi ci guardano ammirati per l'impresa: "ma avete fatto il Parpaillon... siete degli enduristi veri...".... ci dicono... Luca corre davanti a tutti e arriva per primo al colle della Lombarda. Anche io arrivato in cima lo cerco ma non lo vedo: si è arrampicato fino ad un fortino ancora più su... Lo raggiungo e di conseguenza arriva anche Aldo. Raccomandiamo ad Alessandro di non affrontare il piccolo strappetto per arrivare al fortino...
Riscendiamo a valle e mangiamo in un osteria lungo la strada vicino a Vinadio (pessima!). Incontriamo James e Raffaella che nel frattempo sono rientrati in Italia dal colle della Maddalena. Arrivati a Demonte Alessandro ci lascia per andare verso Milano. Luca Aldo ed io decidiamo di rientrare verso la costa ligure facendo la classica Via Del Sale "Limone - Monesi". Scopriamo con somma gioia che la strada è chiusa... alle AUTO!!! Ma non alle moto.
Percorriamo la Strada con fare spedito... E' pomeriggio inoltrato e, soprattutto per Luca che deve arrivare a Firenze, abbiamo ancora tanta strada. Il fondo a tratti è difficoltoso e probabilmente sarebbe stato troppo per Alessandro alla prima esperienza.
Lungo la pista incontriamo un gruppo di escursionisti che si sono persi: cercano il Rifugio Barbera sito a Colle del Lago Dei Signori. Consultata la cartografia sul GPS (il fido Garmin Dakota 20) gli indichiamo la strada. Mi sono preoccupato... erano con dei bambini piccoli e lontani dal rifugio ancora 6m o 7 km. Spero che le nostre indicazioni siano servite per farli arrivare prima del tramonto al rifugio. Vista l'ora Luca si dispone in modalità "prova speciale" e vola via lasciandoci indietro... tentando di arrivare a Firenze prima di notte (arriverà dopo le 21..). Peraltro io ho una sosta forzata per fissare il paramotore che stavo per perdere. Facciamo ancora qualche foto bucolica lungo il percorso.
Arrivati a Mendatica con Aldo ci dissetiamo seduti sui graditi di un Hotel, dopodiché ci lasciamo. Lui in direzione Nava ed io in direzione Albenga, rientrando ognuno verso casa.
Ecco una mappa del giro (escluso il tratto Limone Monesi).

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